II Raduno Nazionale Alfasud Club Italia - 22/23 Giugno - Pisa e Lucca


Il Secondo Raduno dell'Alfasud Club Italia è stato, per così dire, un ritorno a casa. Dopo due anni abbiamo deciso di rivederci nelle stesse zone visitate quel mitico giorno di giugno un cui un gruppo di persone mai vistesi e conosciute prime, ma accomunate dall'amore per l'Alfasud, decisero di fondare un club. E così insieme ai soci fondatori, i nuovi soci giunti i questi due anni hanno potuto visitare gli stessi luoghi e ascoltare i racconti di quel mitico weekend di giugno 2011.
Un totale di dieci vetture, di cui nove Alfasud e una 33, sono state le protagoniste nella splendida terra toscana. In questi due giorni abbiamo visitato molti luoghi: il Museo Piaggio, La Certosa Monumentale di Calci, Piazza dei Miracoli a Pisa, ed hanno potuto percorrere le Mura di Lucca. Abbiamo potuto inoltre vedere, in anteprima, alcune riproduzioni dei motori a scoppio di Barsanti e Matteucci, che saranno esposti nel Palazzo Guinigi, sempre a Lucca, in una sala a loro dedicata aperta al pubblico solo da fine settembre.
Il raduno si è svolto in cordiale allegria ed ha riscosso il plauso di tutti i partecipanti. Concludiamo con questa riflessione di uno dei partecipanti che speriamo riassuma il pensiero anche degli altri che hanno avuto la fortuna di partecipare: "Durante la mia trasferta verso casa, stasera, contornato da divertiti sguardi, a volte languidi, ricevuti da quanti mi volevano sorpassare a tutti i costi... Ho elaborato pensieri che mi hanno portato ad una conclusione, non così scontata: essere possessori di Alfasud significa essere persone semplici, in grado di esprimere quella reale passione alimentata da conoscenza ed informazione; lontani dunque da schemi di esibizione e di competitività, i proprietari di questo modello incarnano benissimo il prototipo dell'appassionato. La conferma è stata proprio questo raduno, a mio parere, ottimamente organizzato, intenso ed efficace; che sia stato un evento importante, lo si capisce quando, durante il saluto finale dell'"arrivederci", compare già quella pungente e repentina nostalgia delle liete ore che sono appena state e che lasciano il sapore gustoso della vita bella..."